17 Maggio 2018

Tiziano, la pittura del ‘500 tra Venezia e Brescia

di Redazione Cralt Magazine
Alla mostra è strettamente collegata la riapertura della Pinacoteca Tosio Martinengo

LA MOSTRA
Il progetto espositivo ruota attorno al grande pittore veneto Tiziano, in ragione delle sue due fondamentali imprese bresciane. Alla mostra è strettamente collegata la riapertura della Pinacoteca Tosio Martinengo, finalmente nella sua sede storica di Piazza Moretto, dopo nove anni di chiusura, nelle cui collezioni sono presenti alcuni straordinari esempi della cultura artistica di Brescia e Venezia nel Cinquecento.

La connessione tra i due eventi è resa ancor più significativa dalla scelta di istituire un unico biglietto di ingresso per la visita della mostra, della Pinacoteca Tosio Martinengo e del Museo Diocesano. L’evento espositivo sarà l’occasione per valorizzare i capolavori di Tiziano, per ripercorrere l’eco suscitata dalla sua opera presso i maggiori pittori bresciani del tempo.

IL CASTELLO DI BRESCIA
Arroccato sul colle Cidneo, il castello costituisce uno dei più affascinanti complessi fortificati d’Italia, in cui si possono ancora oggi leggere i segni delle diverse dominazioni. Il Mastio centrale, le imponenti mura merlate e il torrione narrano di un’influenza viscontea, mentre i possenti bastioni e l’ingresso monumentale con ponte levatoio testimoniano della potenza della Serenissima, che resse la città per più di quattro secoli.

Già teatro delle celebri Dieci Giornate di Brescia, il castello ha oggi abbandonato ogni retaggio belligerante per offrirsi con i suoi pendii dolci e sinuosi alle passeggiate dei visitatori. Al suo interno, il castello sorprende con stradine ricche di mistero, ambienti nascosti e un panorama fra i più coinvolgenti, che abbraccia l’intero centro abitato.

Seguendo i camminamenti si scopre del castello anche il suo equilibrato eclettismo, in cui convivono uno dei più antichi e pregiati vigneti della città, i retaggi romani, come i magazzini dell’olio con vasche conservate fino a oggi, i baluardi medievali e una locomotiva del 1909, per la gioia dei visitatori più piccoli.

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