27 Maggio 2019

Le bellezze nei dintorni del Lago Maggiore

di Redazione Cralt Magazine
Il Cral Telecom Piemonte e Valle d’Aosta propone ai propri soci l’iniziativa

Proporvi attività che siano stimolanti non sempre è un compito facile, i soci del Cralt sono degli intenditori in fatto di luoghi da vedere e di mete a cui sono interessati; questa destinazione, il lago Maggiore, offre tanto non solo come lago appunto ma per tutta una rete di località e luoghi che si snodano nelle vicinanze e che vale veramente la pena visitare. Ve ne descriviamo alcune che saranno il fulcro dell'attività che si svolgerà il primo di giugno prossimo.  

Museo dell'Ombrello 
è situato a Gignese, a pochi minuti da Stresa e da Meina. In questo luogo unico al mondo è possibile immergersi nell'elegante e civettuolo mondo degli ombrelli, ma anche nelle storie non sempre a lieto fine degli attori di questo mondo, gli ombrellai stessi, e del gergo che permetteva loro, alla stregua di un primitivo esperanto, di comprendersi indipendentemente dalla nazionalità, il Tarùsc.
Il 27 aprile è stato inaugurato a Gignese il nuovo allestimento del Museo dell’ Ombrello e del Parasole:  una rinnovata collezione di 500 pezzi, di cui 150 esposti. Ammirare questi oggetti, simbolo di potere umano e divino, oggetto di lusso e di seduzione, fino ad assumere la funzione utilitaria dell’ombrello moderno: quella di parapioggia. 

Parco Pallavicino 
si sviluppa su un'area di circa 18 ettari dove si alternano viali fioriti, prati, grandi alberi secolari. Villa Pallavicino nacque come dimora privata nel 1855, quando fu acquisita da Ruggero Bonghi, statista e letterato. Nel 1862 passò alla famiglia nobile genovese Pallavicino che ampliò la tenuta, trasformandola in una villa ottocentesca di stile neoclassico, e nel 1956 i Pallavicino decisero di trasformare il giardino in museo faunistico aperto al pubblico. 

Rocca di Angera 
si erge maestosa su uno sperone di roccia che domina la sponda meridionale del Lago Maggiore. In posizione strategica per il controllo dei traffici, fu proprietà della casata dei Visconti, originaria del Verbano, e nel 1449 fu acquistata dai Borromeo.
Al suo interno, un coinvolgente percorso conduce alla scoperta delle imponenti  Sale Storiche, impreziosite dal recente allestimento della Sala delle Maioliche: una straordinaria collezione composta da trecento rarissimi pezzi.

Il Museo della Bambola e del Giocattolo
il più grande d'Europa, stupisce con la sua esposizione che ripropone la storia della bambola e del gioco attraverso l’evoluzione dei materiali, i comportamenti socio-educativi e i legami con arte, costume e moda di ieri e oggi. A fare da cornice è il ricercato Giardino Medievale, ricco di significati simbolici, realizzato a seguito di accurati studi su codici, documenti d’epoca e immagini su manoscritti miniati.