16 Agosto 2016

La Tuscia, fascino antico

di Redazione Cralt Magazine
Il nome indicava in origine un territorio assai vasto che comprendeva tutta l'Etruria storica, la Toscana, l'Umbria occidentale e il Lazio settentrionale

Il coronimo Tuscia deriva dal latino tuscia in latino classico, il territorio abitato dai tusci, ovvero dagli etruschi, plurale del latino tuscus, contrazione di etruscus.

Il nome indicava in origine un territorio assai vasto che comprendeva tutta l'Etruria storica, la Toscana, l'Umbria occidentale e il Lazio settentrionale, che le diverse vicissitudini storiche hanno ripartito in tre macroaree: la "Tuscia romana", corrispondente al Lazio settentrionale con l'antica provincia pontificia del Patrimonio di San Pietro, che equivale oggi alla provincia di Roma nord fino al Lago di Bracciano; la "Tuscia ducale", che includeva i territori del Lazio e dell'Umbria soggetti al Ducato di Spoleto; la "Tuscia longobarda", grossomodo l'attuale Toscana, comprendente i territori sottoposti ai Longobardi e costituenti il Ducato di Tuscia.

Durante il periodo di decadenza dell'Impero romano, i confini della Regio VII Etruria, una delle undici comprese nella riforma augustea, rimasero stabili. L'Etruria, corrispondente all'incirca all'attuale Toscana, venne inserita nella lista di Plinio il Vecchio come sezione separata della Penisola italiana. Partendo dalla Regio IX Liguria, con Luni, i confini raggiungevano l'odierno Lazio, fino a Fregene, e comprendevano anche l'attuale provincia di Viterbo; risalendo verso l'odierna Umbria, raggiungevano poi la città di Perugia.

I confini rimasero immutati fino alla nuova invasione longobarda, che provocò un profondo mutamento istituzionale.Dopo i Longobardi, la politica accentratrice del governo carolingio, con l'istituzione del vassallaggio privilegiò il potere dei vescovi, sperando con la regola del celibato vescovile di riuscire a limitare la frammentazione ereditaria dei feudi imperiali. La classe nobiliare franco-longobarda al potere favorì l'edificazione di numerosi monasteri di famiglia affidati al privilegio del vescovo, la cui nomina divenne prestigioso ripiego per i suoi cadetti.

Questi brevi cenni storici fanno intendere subito che una visita a questi territori saranno ricchi di sorprese ed impregnati di storia