Si sono conclusi i lavori di restauro cominciati nel maggio 2016 e pellegrini, fedeli e turisti potranno tornare ad ammirare l’edicola che custodisce la Tomba di Cristo all’interno del Santo Sepolcro nella città vecchia di Gerusalemme.
Il restauro, il cui costo si aggira attorno a poco più di 3 milioni di dollari, ha interessato l’intera edicola e tutto è stato fatto con un restauro conservativo che ha permesso di dare nuova solidità alla struttura ed è stato portato a termine da un team tecnico dell’Università di Atene che ha lavorato sulle pietre dell’edicola, messe a rischio dalla plurisecolare esposizione all’inquinamento ambientale come acqua, umidità e anche il fumo delle candele.
Gli ultimi lavori di consolidamento dell’Anastasis risalivano a quelli progettati dagli inglesi nel 1947, i quali non furono in grado di portarli a termine per il mancato accordo tra le tre comunità cristiane che detengono la Basilica: ortodossa, armena e francescana. L’anno scorso invece è stata trovata l’intesa per dare il via al restauro.
Nel corso dell’intervento si sono fatte alcune scoperte: un lastrone di pietra in marmo rosa bianco sopra il sepolcro vero e proprio che il team di ricercatori ha datato al periodo Crociato e, sotto questo, uno più vecchio in marmo grigio risalente al periodo di Costantino che ordinò la costruzione della Basilica.