08 Aprile 2022

Fotografia Europea 2022, “Un’invincibile estate”

di Redazione Cralt Magazine
Alla base del Festival, come sempre, ci saranno storie e racconti molto spesso intimi, altre volte più aperti e sfacciati ma in entrambi i casi con l’obiettivo di stimolare punti di vista nuovi

Fino al 12 giugno 2022 torna l’atteso appuntamento con FOTOGRAFIA EUROPEA a Reggio Emilia, Festival di fotografia di caratura internazionale promosso e prodotto da Fondazione Palazzo Magnani insieme al Comune di Reggio Emilia e con il contributo della Regione Emilia-Romagna.

Torna con una fortissima spinta propulsiva, data dal titolo: UN’INVINCIBILE ESTATE, frase celebre di Albert Camus che racchiude potentemente l’immagine di come le nostre forze interiori, pur nel cuore dell’Inverno, tendano inevitabilmente a sprigionarsi infine nel trionfo e nel continuo rinnovarsi della vita. Una metafora quanto mai attuale visto il recente passato e il presente che ci stanno accompagnando.

Questa suggestione ha accompagnato la direzione artistica del Festival, composta da Tim Clark e Walter Guadagnini, che ha selezionato i lavori dei protagonisti di quest’anno combinando sguardi internazionali e sensibilità differenti, mai banali, che non mancheranno di cogliere, anche di sorpresa, i visitatori.

Alla base del Festival, come sempre, ci saranno storie e racconti molto spesso intimi, altre volte più aperti e sfacciati ma in entrambi i casi con l’obiettivo di stimolare punti di vista nuovi e una riflessione sulla complessità del mondo e dei fili che intrecciano i suoi abitanti ai quattro angoli del pianeta. Molteplici sguardi sulla contemporaneità attraverso il medium della fotografia, per interrogarsi sul ruolo delle immagini e della cultura visiva in questo particolare momento storico.

Come sempre le sale dei monumentali Chiostri di San Pietro saranno il fulcro del festival, ospitando ben dieci esposizioni.

La mostra storica di questa edizione sarà ospitata nelle sale affrescate del piano terra dei Chiostri di San Pietro e sarà dedicata a Mary Ellen Mark, fotografa documentarista che dal 1964 fino alla sua morte nel 2015, realizza saggi fotografici intensamente vividi e rivoluzionari che esplorano la realtà delle persone, soprattutto donne, in una varietà di situazioni complesse e spesso difficili, dolorose, a volte quasi impossibili.

Ad abbracciare il festival, numerose altre mostre partner che gravitano intorno ad esso, organizzate dalle più importanti istituzioni culturali cittadine e ospitate presso i propri spazi.

Oltre alle mostre arricchisce il Festival un calendario di appuntamenti pensato non solo per le tre giornate inaugurali – 29, 30 aprile e 1 maggio – ma che accompagnerà visitatori e appassionati anche nelle settimane successive fino al 12 giugno: conferenze, incontri con gli artisti, presentazione di libri (tra cui il vincitore del FE+SK Book Award, premio organizzato in collaborazione con la casa editrice indipendente Skinnerboox ) book signing, letture portfolio, workshop, un bookfair dedicato agli editori indipendenti e spettacoli pensati per alimentare un confronto culturale che partendo dalla fotografia affronti anche temi trasversali, coinvolgendo un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo che sa di trovare a Reggio Emilia il meglio di ciò che la fotografia contemporanea produce e propone.

Attività correlate: