Roma, con le sue strade intrise di storia e memoria, è uno scrigno di storie che hanno plasmato il presente. Tra i grandi protagonisti del passato, le donne lavorano un posto di rilievo, spesso dimenticato o poco raccontato. L'itinerario “Cherchez la femme” celebra queste figure femminili, ripercorrendo le loro vite attraverso i luoghi che le hanno viste protagoniste, offrendo uno sguardo nuovo sulla Città Eterna.
Nilde Jotti e le madri della Costituzione
Tra le prime tappe del percorso troviamo il ricordo di Nilde Jotti, una delle più grandi figure della politica italiana del Novecento. Deputata all'Assemblea Costituente, Jotti fu una delle ventuno donne che contribuirono alla stesura della Costituzione Italiana. Il suo impegno politico e civile è un esempio di lotta per l'emancipazione femminile e la democrazia. Le strade di Roma ricordano anche il lavoro delle altre “Madri Costituenti”, come Lina Merlin e Teresa Mattei, che combatterono per i diritti delle donne in un'Italia appena uscita dalla guerra.
Plautilla Bricci: l'architettrice del seicento
Proseguendo, si incontra la straordinaria storia di Plautilla Bricci, una donna che, nel Seicento, sfidò le convenzioni per diventare una delle prime architette riconosciute della storia. La sua opera più famosa, la Villa Benedetta, conosciuta come il Vascello, è un simbolo del suo talento visionario. Plautilla non fu solo un'artista, ma anche una pioniera in un campo dominato dagli uomini, che seppe ritagliarsi un posto nella Roma barocca grazie alla sua genialità.
Micol Fontana: alta moda romana
Un'altra tappa significativa è dedicata a Micol Fontana, una delle tre sorelle che trasformarono Roma nella capitale dell'alta moda. Con la loro maison, le Fontana vestirono star di Hollywood come Ava Gardner e Audrey Hepburn, portando lo stile italiano nel mondo. La loro storia è un esempio di imprenditorialità femminile, simbolo di creatività e determinazione.
Gabriella Ferri ed Elsa Morante
Roma è anche la città della voce di Gabriella Ferri, icona della canzone romana, e della penna di Elsa Morante, che conobbe il successo internazionale. La scrittrice visse in Via dell'Oca insieme al marito Alberto Moravia, in un appartamento che divenne un punto di incontro per intellettuali e artisti del Novecento.
Piazza del Popolo e Cristina di Svezia
Il viaggio si conclude a Piazza del Popolo, davanti alla Porta del Popolo, dove una lapide celebra il “felice e fausto ingresso” nella città della regina Cristina di Svezia. La sovrana abdicò al trono per abbracciare la fede cattolica e scelse Roma come sua nuova casa, diventando una delle personalità più eccentriche e colte della sua epoca.
Attraverso questo itinerario, Roma rivela un volto femminile spesso trascurato, fatto di coraggio, intelligenza e talento. Camminare per le sue vie significa non solo ammirarne la bellezza, ma riscoprire le storie di donne straordinarie che hanno lasciato un segno indelebile nella sua anima eterna.
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Foto di Davide Cattini da Pixabay