08 Marzo 2017

8 Marzo 2017

di Redazione Cralt Magazine

E' una festa quella dell'8 marzo? No, non lo è in senso stretto. E' una celebrazione istituita per ricordare da un lato le conquiste politiche, sociali ed economiche delle donne, dall'altro per ricordare le discriminazioni e le violenze da loro subito nella storia ed oggi più che mai in un momento storico di "reflusso" dei diritti e di attacco .

Con la risoluzione 3010 (XXVII) del 18 dicembre 1972[19], ricordando i 25 anni trascorsi dalla prima sessione della Commissione sulla condizione delle Donne (svolta a Lake Success nel febbraio 1947), l'ONU proclamò il 1975 come "Anno Internazionale delle Donne". Questo venne seguito, il 15 dicembre 1975, dalla proclamazione del "Decennio delle Nazioni Unite per le donne: equità, sviluppo e pace" ("United Nations Decade for Women: Equality, Development and Peace", 1976-1985), tramite la risoluzione 3520 (XXX)[20]. Il 16 dicembre 1977, con la risoluzione 32/142 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite propose ad ogni paese, nel rispetto delle tradizioni storiche e dei costumi locali, di dichiarare un giorno all'anno "Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale" ("United Nations Day for Women's Rights and International Peace") e di comunicare la decisione presa al Segretario generale. Adottando questa risoluzione, l'Assemblea riconobbe il ruolo della donna negli sforzi di pace e riconobbe l'urgenza di porre fine a ogni discriminazione e di aumentare gli appoggi a una piena e paritaria partecipazione delle donne alla vita civile e sociale del loro paese. L'8 marzo, che già veniva festeggiato in diversi paesi, fu scelta come la data ufficiale da molte nazioni.

L' 8 marzo è un po' patrimonio anche dell'immaginario collettivo e, come si sa, non tutto quello che è nell'immaginario è reale così questa ricorrenza ha subito anche una certa 'sceneggiatura' storica. 

Nel secondo dopoguerra, cominciarono a circolare fantasiose versioni, secondo le quali l'8 marzo avrebbe ricordato la morte di centinaia di operaie nel rogo di una inesistente fabbrica di camicie Cotton o Cottons avvenuto nel 1908 a New York, facendo probabilmente confusione con una tragedia realmente verificatasi in quella città il 25 marzo 1911, l'incendio della fabbrica Triangle, nella quale morirono 146 lavoratori (123 donne e 23 uomini, in gran parte giovani immigrate di origine italiana ed ebraica). Altre versioni citavano la violenta repressione poliziesca di una presunta manifestazione sindacale di operaie tessili tenutasi a New York nel 1857, mentre altre ancora riferivano di scioperi o incidenti avvenuti a Chicago, a Boston o a New York.

Raccogliendo l'invito del Presidente Clotilde Fontana, alcune socie del CRALT hanno voluto inviarci un loro pensiero per questo giorno e noi li pubblichiamo volentieri:

Carla Vottero Fin

"a noi non basta avere una cosa sola, vogliamo
tutto; l'amore, la famiglia, i figli, il lavoro, la carriera e anche
godere di quello che la vita ci offre e
abbiamo la capacità per farlo proprio perchè
siamo donne!!!!!!! viva la festa della donna!!!!!!!

Canterina Orli
Essere donna è così affascinante. È un'avventura che richiede un tale coraggio, una sfida, che non finisce mai". (Oriana Fallaci)

Simona Fabrizi
In questo giorno, il mio pensiero va a tutte le donne che nonostante le ostilità istituzionali ed i pregiudizi del tempo siano comunque riuscite a dare il loro fondamentale contributo alla scienza e alla società come Marie Curie e Maria Montessorri.
Ma soprattutto a quelle donne che hanno messo a rischio la propria vita per portare alla luce la verità come le "madri-coraggio" dei desaparecidos in Argentina o che lottano ogni giorno per proteggere i loro figli dalla guerra come in Siria o alle mamme dei bambini con sindromi spesso abbandonate al loro destino.
A tutte loro va dedicato l'8 marzo!

Raffaella Fiori
Una data apparentemente come tante altre , ma importante per capire l’importanza di essere donna, di saper resistere, lottare e conquistare , amare e soffrire senza aver paura di dimostrare i propri sentimenti e palesare le proprie emozioni con un’instancabile determinazione.

Luciana Pennelli Cicuta

"Donne...generose, indispensabili, uniche, amorevoli, comprensive, forti, indistruttibili, meravigliose creature....grazie di esistere!"

Roberta del Giudice
Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,

i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni.

Però ciò che è importante non cambia; 
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.

Dietro ogni linea di arrivo c’è una linea di partenza.
Dietro ogni successo c’è un`altra delusione.

Fino a quando sei viva, sentiti viva. 
Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo. 
Non vivere di foto ingiallite…
insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.

Non lasciare che si arruginisca il ferro che c’è in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.

Quando a causa degli anni 
non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Pero` non trattenerti mai!

(Madre Teresa di Calcutta)

 

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