17 Giugno 2016

Roma: sotto il Monastero e la Chiesa di S. Susanna

di Redazione Cralt Magazine
La chiesa di Santa Susanna fu edificata sul luogo del suo martirio. In origine aveva forma basilicale. Le monache cistercensi sono titolari del Complesso Monastico di Santa Susanna dal 1587

Roma non è solo la città eterna è, anche se non la sola in Italia, non una ma due città, tante città stratificate nel tempo. Di certo non è l'unico caso, ma quella della Domus romana sotterranea alla chiesa di Santa Susanna è poco conosciuta e, sicuramente, troppo poco visitata

La chiesa di Santa Susanna fu edificata sul luogo del suo martirio. In origine aveva forma basilicale, lo si può capire osservando i finestroni murati, ed è ora ornata da mosaici nell'abside, risalenti al tempo del pontificato di Leone III (795). Fu ricostruita nel 1475 per cura di papa Sisto IV ed ulteriormente ridotta ad una sola navata nel 1595 per volontà del cardinale Risticucci.

Ebbe il suo completamento nel 1603 con la realizzazione dell'alta facciata di Carlo Maderno. La chiesa rappresenta un caposaldo dell'architettura barocca ed è una delle prime di questo tipo.

E' a due ordini: il primo comprende il portale e due nicchie a timpano; il secondo, a lesene, si raccorda all'ordine inferiore mediante eleganti volute e contiene negli  scomparti un grande balcone ed altre due nicchie, con statue di Stefano Maderno.

L'interno riccamente decorato, ad una navata, contiene quattro enormi affreschi di Baldassarre Croce che rappresentano "Scene della vita di Santa Susanna martire romana e della Susanna biblica".

Le origini del sito, dunque, sono antichissime: nato come chiesa paleocristiana nel 280, diventò luogo di culto dedicato ai cristiani nel 330. Secondo la tradizione Susanna rifiutò come sposo il figlio adotivo di Diocleziano, Massimiliano Galerio, essendosi votata alla verginità; per tale rifiuto fu condannata l'11 Agosto del 294 alla decapitazione, che avvenne proprio di fronte la casa della futura martire. Dopo la sua morte, lo zio Caio, divenuto nel frattempo Papa, ordinò che Susanna fosse ricordata e venerata proprio all'interno della sua abitazione; quando successivamente Costantino permise il culto del cristianesimo, la chiesa fu "ufficializzata" e restaurata numerose volte.

Le monache cistercensi sono titolari del Complesso Monastico di Santa Susanna dal 1587, epoca del Pontificato di Sisto V, grazie all'intercessione della sorella del Papa stesso, donna Camilla Peretti, che fece sì che venisse loro affidato il monastero.

I sotterranei di Santa Susanna sono stati scavati in fasi diverse; una parte di essi è stata scoperta nel 1830 e vi si accedeva fino a poco tempo fa dalla cripta; a questi scavi si sono aggiunti quelli effettuati nel 1938, del 1990 in occasione del restauro delle cantine effettuato dalle monache e poi soprattutto quelli degli ultimi anni 2000 hanno permsso di riportare alla luce una porzione dei sotterranei molto ampia fino ad allora totalmente sconosciuta.