13 Dicembre 2016

Napoli: Sant' Eligio e San Giovanni a mare

di Redazione Cralt Magazine
Un palazzo, una chiesa, una statua, una via, ora sono tutti monumenti storici che costruiscono certosinamente una mappa ideale e reale della multiformità che può assumere visitare Napoli.

Tante le dominazioni che ha subito la città partenopea, tutte hanno lasciato una traccia storica del loro passaggio. Un palazzo, una chiesa, una statua, una via, ora sono tutti monumenti storici che costruiscono certosinamente una mappa ideale e reale della multiformità che può assumere visitare Napoli. Ogni angolo svela un pezzetto di passato che ancora trasuda da mura antiche e suggestioni artistiche ed architettoniche.

Ecco, quindi, il dispiegamento di un percorso di visita che s'impernia intorno alla Piazza del Mercato.

L’itinerario svelerà  i misteri celati dalle mura del più antico edificio di culto dell’epoca angioina a Napoli. Nel lontano 1270 tre francesi appartenenti alla corte di Carlo I d’Angiò, Giovanni Dottun, Guglielmo di Borgogna e Giovanni de Lions fondarono la chiesa dedicandola ai Santi Eligio, Dionisio e Martino.

Ad epoca più tarda appartiene l’Arco quattrocentesco che si innalza su due piani a collegare il campanile della chiesa con un edificio vicino. Le due testine che lo decorano ci parlano di vicende lontane nel tempo i cui nomi dei protagonisti, fanciulle, nobili napoletani, si intrecciano nella leggenda e nella storia della città.

Lasciato l’arco, un altro prezioso tesoro nascosto accoglierà i visitatori: è la chiesa di San Giovanni a Mare la più importante opera romanica presente a Napoli, costruita alla metà del XII secolo.

Nell’atrio d’ingresso è collocata una maestosa copia dell’antichissimo busto di Donna Marianna, simbolo della repubblica francese, (l’opera originale è oggi presente nel Palazzo San Giacomo) in origine faceva parte di una ben più grande opera di epoca greca, raffigurante la mitologia sirena Partenope.

Una visita che lascerà a chi parteciperà tanto in termini di conoscenza e di cultura.