15 Marzo 2017

La Via Francigena e il turismo esperenziale

di Redazione Cralt Magazine
Valorizzare il patrimonio della Francigena, ma anche la sua identità, la sua storia

La via Francigena candidata a patrimonio dell’Unesco (World Heritage List). La proposta è partita da un accordo tra sette Regioni (Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Liguria, Lazio, Valle d’Aosta, con il coordinamento della Toscana) con cui si impegnano a definire insieme il tracciato del cammino da candidare, verificando autenticità e integrità degli elementi storico- artistici e architettonici ancora presenti che possono essere inclusi nella candidatura.

Valorizzare il patrimonio della Francigena toscana, ma anche la sua identità, la sua storia. Chiamando a raccolta tutti gli attori che operano lungo il suo percorso, non solo istituzioni ed enti locali ma anche il mondo dell’associazionismo, del terzo settore, i privati stessi.

«Il lavoro che stiamo portando avanti sulla Francigena – ha detto l’assessore al turismo Stefano Ciuoffoè un lavoro in itinere: siamo in cammino verso la costruzione di un prodotto turistico che ancora va definito sotto tanti aspetti. Per fortuna non partiamo da zero, abbiamo tagliato traguardi importanti ma tanti altri ci aspettano. Vogliamo costruire un prodotto che sia la spina dorsale per il turismo esperienziale. L’ospitalità – ha aggiunto Ciuoffo – sarà sicuramente uno degli aspetti da potenziare, perché i numeri ce lo chiedono. Stiamo lavorando alla creazione di una rete di ostelli e allacciando accordi con la Conferenza episcopale per l’utilizzo gratuito di strutture non utilizzate. Per tutto questo serve che gli attori coinvolti si facciano portatori di responsabilità, un grande lavoro di squadra per raccontare la Toscana, la sua storia, la sua identità».
«Siamo tutti chiamati – ha concluso l’assessore – a scommettere sul nostro futuro, ad individuare risorse umane ed economiche per realizzare qualcosa di nuovo. La Toscana non può esaurire la propria attrattività con le grandi città d’arte. Il tratto di qualità di queste destinazioni più gettonate appartiene anche a tanti luoghi minori della Toscana, meno conosciuti. La storia ci ha consegnato tante emergenze storiche, culturali e artistiche che spetta a noi valorizzare e mettere in mostra».