30 Marzo 2018

Winckelmann e il Museo capitolino nella Roma del 1700

di Redazione Cralt Magazine
Non è questa la prima visita organizzata dal CRALT ai Musei Capitolini, e  non sarà nemmeno l'ultima

Questa volta visiteremo i tre Palazzi che delimitano la piazza michelangiolesca : Il Palazzo dei Conservatori, Il Palazzo Nuovo e il Tabularium,  soffermandoci in alcune delle loro stanze dove da alcuni mesi è allestita la splendida mostra che celebra gli anniversari della nascita e della morte del fondatore dell’archeologia moderna, Johann Joachim Winckelmann (1717-1768).

La mostra ha un duplice scopo; il primo:  offrire ai visitatori il racconto degli anni cruciali che hanno portato, nel dicembre del 1733, all’istituzione del Museo Capitolino, il primo museo pubblico d’Europa, destinato non solo alla conservazione ma anche alla promozione della “magnificenza e splendor di Roma”; il secondo: presentare le sculture capitoline sotto una luce diversa, ovvero attraverso le intuizioni, spesso geniali, del grande Winckelmann.

Le 124 opere della mostra: busti di età classica, busti del 1700 di Della Valle , dipinti e stampe di Batoni, Piranesi e Robert nonché reperti di straordinario valore come un tripode in marmo di età adrianea del Museo del Louvre costituiscono l’immagine di quello che è per  Winckelmann un “Tesoro di Antichità”  un tesoro non più concepito come proprietà esclusiva di pochi, ma come luogo destinato all’avanzamento culturale della società.