05 Settembre 2018

Weekend ai Castelli Trentini

di Redazione Cralt Magazine
Dal Castello San Michele e Castel Caldes in Val di Sole, alla residenza privata di Castel Valer, al  Castello del Buonconsiglio

IL TRENINO DEI CASTELLI
In compagnia di guide esperte, un affascinante viaggio nella storia e nell'arte, dal Castello San Michele e Castel Caldes in Val di Sole, alla residenza privata di Castel Valer, fino al maestoso Castel Thun in Val di Non. Tra una visita e l'altra una colazione salutare proposta da Melinda e Latte Trento, un banchetto di prodotti locali realizzato dalla Strada della Mela, vini e bollicine della Cantina Rotari Mezzacorona e infine una tisana di erbe officinali da sorseggiare alle magiche luci del tramonto, nella cornice suggestiva di un antico maniero.

TRENTO
Circondata com'è dalle montagne, la piccola Trento cattura l'attenzione per quel suo tipico fascino alpino. Il panorama naturale abbraccia la città quasi a voler conservare intatti i suoi preziosi tesori storici, ben custoditi da secoli di lunga storia. Città pacata, vivace, ricca di cultura e di influenze, incantevole e tanto italiana, come si percepisce dalle forme urbane del centro storico che si contrappongono in qualche modo alla più settentrionale, Bolzano. I monumenti di Trento sono tutti piuttosto interessanti, raccontano di avvenimenti storici e dello spirito dei cittadini che l'hanno abitata e governata nei secoli.

Gli antichi palazzi rinascimentali conservano gli originali colori pastello ed i tipici balconi in legno, chiari segni di un'architettura unica, Rinascimento italiano e architettura del periodo degli Asburgo. Il centro città è piccolo e un tempo era circondato da una fitta cerchia di alte mura merlate e fornite di torricelle, collegate direttamente al Castello del Buonconsiglio ed estese fino all'Adige, baluardo naturale del territorio (prima del 1858, il fiume scorreva fino alle odierne via Brennero - via Manzoni - via Torre Verde - via Torre Vanga). Una parte di esse è tutt'oggi visibile in Piazza Fiera. Passeggiare per le strade di Trento è il modo migliore per apprezzare i monumenti storici ed architettonici della città.

BOLZANO
Bolzano è bella, elegante, vivace e giovanile. Difficile resistere al suo fascino. Colpisce per quel suo essere minuta e allo stesso tempo affollata di gente. In inverno, è un ritrovo di intime atmosfere, di colori e di luci. In estate, è una boccata d'aria fresca, nonostante il meteo spesso le affidi temperature da Italia del sud. Passeggiando tra la via Alto Adige, in direzione piazza della Parrocchia e Piazza Walther, si avverte da subito la combinazione della cultura mitteleuropea con quella mediterranea. Bolzano la tedesca, l'austriaca, l'italiana e l'europea, sorprende per quel suo essere speciale, quasi diversa dalle nostre abitudini e comunque sempre più internazionale.

Senza nemmeno passare la frontiera, in direzione nord da Trento e da Rovereto, ci si ritrova nella regione dell'Alto Adige, in un luogo più tedesco che italiano. La città è infatti parte dell'Italia solo dalla fine della Prima guerra mondiale ed esplorando le strette strade, le larghe 'platzen' (le piazze) ed i parchi che costeggiano i suoi corsi d'acqua, la sensazione è proprio quella di una città tutta tirolese (l'intera provincia di Bolzano è infatti indicata come Sud Tirolo, e cioè Alto Adige, distinta da quella austriaca di Innsbruck, nota come Nord Tirolo). La sua eredità storica ed artistica è evidente, l'architettura di Bolzano è ricca di elementi nordici e rinascimentali, mentre la principale via dei Portici (in tedesco Laubengasse) stupisce per quel suo commercio così pittoresco, montano e mondano allo stesso tempo. Basta poco per capire lo stile di vita dei suoi abitanti e l'alto tenore a cui sono abituati a vivere.