02 Agosto 2016

Valchiavenna, non solo montagna

di Redazione Cralt Magazine
Il turismo è un'importante fonte di reddito e può contare su molte attrattive, non solo legate alla montagna

Mare o montagna? Sembra il solito dilemma ma in realtà l'Italia offre una tale varietà di luoghi per trascorrere del tempo libero, non necessariamente le classiche vacanze come le intendiamo. Oggi vogliamo parlare della Valchiavenna.

Il nome Valchiavenna deriva dal nome del suo centro più importante, Chiavenna. Tra le caratteristiche particolari della Valchiavenna vi è la presenza di una grande palude presso il Lago di Mezzola che  è un posto adatto al bird-watching: vi si possono osservare infatti vari uccelli acquatici. Altra caratteristica è la presenza di numerose valli laterali.

I ghiacciai formarono la morfologia della valle, ma sono ora ridotti a pochissimo territorio. Ora ne sono presenti circa una decina in Valle Spluga e in Val di Lei e alcuni in Val Codera. Nella Valle Spluga i più grandi sono quelli del Ferré, del Suretta (ormai più simili a nevai) e di Ponciagna.

La forma della Valchiavenna si può paragonare a una “Y”, divisibile in tre zone:

la prima è la zona principale (Bassa Valchiavenna) che si incontra imboccando la valle da sud e che va dal trivio di Fuentes, sopra Colico, a Chiavenna, comprendendo il Piano di Chiavenna e monti e valli adiacenti. Questa è, correttamente parlando, la Valchiavenna vera e propria;

la seconda è la sua continuazione occidentale, la Valle Spluga (o Val San Giacomo), che parte da Chiavenna e termina al Passo dello Spluga;

la terza è la sua continuazione orientale, la Val Bregaglia (conosciuta anche come Valle della Mera), che da Chiavenna porta al confine Italia-Svizzera e poi si conclude al Passo del Maloja. La Val Bregaglia non può comunque essere ritenuta parte della Valchiavenna, anche se i suoi due comuni italiani (Piuro e Villa di Chiavenna) fanno parte della Comunità Montana della Valchiavenna.

Il turismo è un'importante fonte di reddito e può contare su molte attrattive, non solo legate alla montagna. Chiavenna è meta di turismo storico, e riscuote successo la Sagra dei Crotti, nata nel 1956, che vi si tiene nella prima metà di settembre. Gli alpeggi montani sono diventati luogo di villeggiatura estiva per molti turisti, mentre d'inverno sono molto frequentate le piste da sci. Esse sono situate in gran parte a Madesimo (famoso è il cosiddetto “Canalone”, sul Pizzo Groppera) e nel territorio di Motta, località in comune di Campodolcino, raggiungibile con una funicolare dal capoluogo della Valle Spluga o con una strada carrozzabile da Madesimo. In quest'ultimo centro si tennero, nel 1911, le prime gare di sci in Italia. I due comuni principali della valle superiore, a causa del turismo, hanno subito un intenso sviluppo urbanistico. Turista illustre nella Valle Spluga fu Giosuè Carducci, che frequentò la valle dal 1888 al 1905 e, visitando i suoi vari paesaggi, scrisse varie poesie su di essi. Presso Gordona si può praticare il freeclimbing e il canyoning lungo la gola del torrente Boggia, mentre a Piuro è molto frequentata la zona vicino alla cascata dell'”Acquafraggia”.

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