13 Aprile 2016

Una nuova sfida

di Clotilde Fontana
Vogliamo creare un mezzo d'informazione che ci rispecchi e sia strumento di riflessione per tutti i lettori
Due ordini di fattori ci hanno indotto, cda in toto e ognuno singolarmente, a mettere in atto questa "sfida"; ci siamo dotati sempre di maggiori e più moderni strumenti di comunicazione e ci siamo accorti che il sito web e le nuove metodologie utilizzate per trasmettere comunicazioni avevano tutte una valenza molto positiva ma solo interna.
 
Noi vogliamo confrontarci, come primaria organizzazione nei nostri campi di competenza, con tutti e non solo al nostro interno; vogliamo creare uno strumento di analisi e approfondimento su tutti i temi che più ci stanno a cuore.
Il turismo in primis, cercando di fare vari focus su tutti gli aspetti non legati solo all'organizzazione del pacchetto e delle destinazioni ma presentando, ad esempio, l'Italia in tutti i suoi anfratti più belli e importanti ma anche le mete europee e mondiali presentando usi e costumi, fornendo dei vademecum ad hoc Paese per Paese, meta per meta.
Il welfare, quello partecipativo che ci vede impegnati ogni giorno a condurre battaglie e a raggiungere obiettivi solo qualche anno fa inimmaginabili.
La cultura  nella sua accezione più totalizzante che comprende luoghi, personaggi, l'enorme panorama museale ma anche teatrale e cinematografico non trascurando quello letterario che secoli di storia ci hanno regalato in un lascito davvero impegnativo.
Le nuove tecnologie, quelle che utilizziamo tutti i giorni e che ci hanno talmente ammaliato da renderci più schiavi di loro delle Sirene di Ulisse. Anche quelle più lontane dalla nostra quotidianità, però, quelle che ci vedono all'avanguardia malgrado si continui ad investire così poco nella ricerca.
Non mi voglio dilungare in un'elencazione sterile ma vi esorto a navigare l'intero Magazine per rendervi conto della portata dell'impresa che vogliamo costruire.
Uno sforzo che vedrà tutto il CralT coinvolto con i fondamentali apporti che arriveranno dai nostri collegi territoriali e l'impegno costante che riverserà il cda tutto nella sua funzione redazionale.
La capillarità della nostra rete territoriale ci può permettere di assolvere al secondo fattore di cui accennavo all'inizio: noi possiamo essere non più fruitori di notizie ma creatori di flussi informativi, forieri di approfondimenti e creatori  di dialogo con e fra tutti i lettori.

Non è ambizione, credetemi, è solo coscienza piena di quello che siamo e di ciò che potremo essere.

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