15 Aprile 2019

Una giornata sul delta del Po

di Redazione Cralt Magazine
Le foci del Po rappresentano una delle aree d’interesse naturalistico più importanti d’Europa, in cui coesistono oasi naturali e attività umane. Un vero paradiso per gli amanti della natura

Il Po e i rami del suo Delta formano un particolarissimo tracciato, un labirinto di vie d’acqua da percorrere lentamente, a bordo di motonavi o piccole imbarcazioni.

Si può partire da Goro e da Gorino, due caratteristiche località di pesca che da un lato si affacciano con i loro porti di pescherecci sulla Sacca di Goro, un’originale insenatura naturale a forma di mezzaluna; dall’altro lato si affacciano sul Po di Goro dove, dalla primavera all’autunno, salpano numerose imbarcazioni che percorrono l’ultimo tratto del Po di Goro fino all’Adriatico.

Dalla riva destra del fiume si protende lo Scannone di Goro, la cosiddetta Isola dell’Amore, dove si erge il Faro di Goro, alto 22 metri e dotato di una lanterna con fascio luminoso di 10 miglia; poco lontana la Lanterna Vecchia, antico faro costruito nel 1864, è oggi osservatorio naturalistico.

La Sacca di Goro è celebre per gli allevamenti di cozze e vongole: è possibile visitare gli impianti di lavorazione ed assistere alla pesca in laguna con la tradizionale “rasca”.

Lungo la riva sinistra del Po di Goro, consigliata è la visita a San Basilio e all’idrovora di Ca’ Vendramin. Sempre in area veneta, bellissime escursioni sono in partenza da Porto Tolle - Cà Tiepolo, per una navigazione sul ramo principale del Delta, il Po di Pila, che prima di arrivare al mare si dirama in tre foci: Busa di Tramontana, Busa Dritta e Busa di Scirocco.

Numerose sono anche le escursioni nella Riserva Naturale Foce del Po di Volano che, partendo dall’Oasi di Canneviè o dalla Torre della Finanza o dal pontile in Località Madonnina, vanno verso la Sacca di Goro, inoltrandosi in fitti canneti, rifugio di uccelli acquatici. Una estesa rete di sentieri permette inoltre l’accesso, a piedi o in bicicletta, nella pineta litoranea che si estende lungo lo Scannone di Volano.

Poco lontano la Riserva Naturale del Gran Bosco della Mesola, originatosi presumibilmente nel medioevo su cordoni dunosi formati dal Po di Goro e dal Po di Volano, rappresenta uno degli ultimi e meglio conservati residui di bosco di pianura, memoria delle antiche foreste che si trovavano fino a qualche secolo fa lungo la costa adriatica.

Il bosco non è interamente visitabile ma i percorsi autorizzati consentono di avvistare cervi e daini.

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