25 Febbraio 2020

Una giornata a Brisighella e Faenza

di Redazione Cralt Magazine
Il CRALT Collegio Territoriale Veneto propone questa attività molto stimolante per il 29 marzo

Alla scoperta dell'Italia con il Cralt è ormai una consuetudine e questa attività di una giornata s'incastona proprio in quell'ambito di scoperta territoriale che tanto contraddistingue l'azione del circolo in tutte le sue dirmazioni territoriali per dare ai soci la possibilità di conoscere più a fondo il nostro Paese.

Il borgo di Brisighella è caratterizzato da tre pinnacoli rocciosi, su cui poggiano la rocca manfrediana (sec. XIV), il santuario del Monticino (secolo XVIII) e la torre detta dell'Orologio, ricostruita nell'Ottocento sulle rovine di un insediamento difensivo risalente al XII secolo.

La magnifica Rocca di Brisighella svetta sul secondo dei tre pinnacoli rocciosi che dominano il borgo. Si tratta di una delle rocche meglio conservate della regione. Eretta nel 1310 da Francesco Manfredi su una preesistente struttura, deve il suo aspetto attuale agli interventi voluti da Astorgio II Manfredi, a partire dal 1457, ai Veneziani che costruirono la torre maggiore (1503), dove erano situati gli ambienti principali del complesso.

Oggi riportata a nuovo splendore per continui e qualificati restauri, costituisce un pregevole esempio dell'arte militare del Medioevo: i fori per le catene dei ponti levatoi sopra la porta d'ingresso, i beccatelli e le caditoie, i camminamenti sulle mura di cinta, le feritoie.

La Torre dell'Orologio domina il primo dei tre poggi che caratterizzano il paesaggio di Brisighella. La sua edificazione si fa risalire alla fondazione della località, verso la fine del XIII secolo, per volere di Maghinardo Pagani di Susinana, signore di Imola e Faenza, ricordato da Dante nel XXVI canto dell'Inferno e nel XIV del Paradiso per la spregiudicata azione politica e militare.

Ricostruita nel 1548, in seguito a numerosi danneggiamenti, venne ridimensionata all'attuale aspetto, risalente al 1850. Alle falde sono tutt'ora visibili tracce di mura di antiche abitazioni. Attualmente è visitabile solo esternamente: la sommità di questo colle offre inoltre un punto panoramico per ammirare il paese, i gessi e i calanchi. 


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