27 Aprile 2019

Un tour nel Sannio

di Redazione Cralt Magazine
Il Cral Telecom Piemonte e Valle d’Aosta, in collaborazione con il Gruppo di Interesse Enogastronomico, propone: "Borghi e percorsi enogastronomici del Beneventano"

Un viaggio che porterà i partecipanti in tre giorni a visitare un innumerevole qualtità di luoghi alla scoperta di una parte di territorio della Campania ricca di storia e tradizioni culinarie di altissima qualità.

Toccheremo, via via, Benevento, con una visita guidata della durata di mezza giornata attraverso l'Arco di Traiano, Museo del Sannio, Chiostro di S. Eufemia. Poi S. Agata dei Goti e una Cantina Sociale in zona Taurasi. Cerreto Sannita, visita al Museo delle Ceramiche e ad un laboratorio di ceramica. Frasso Telesino e, successivamente, Pietrelcina con la visita guidata alla casa di Padre Pio per finire alla Fabbrica del liquore Strega Alberti.

Il Sannio era una regione storico-geografica dell'Italia meridionale abitata dal popolo dei Sanniti  tra il VII-VI secolo a.C. e i primi secoli del I millennio d.C.

Gran parte del Sannio fece parte del Regno di Napoli e del Regno delle Due Sicilie, ad eccezione di Benevento che fu pontificia, salvo brevi interruzioni, sino al 1860, quando, a seguito delle imprese garibaldine, passò sotto lo Stato sabaudo (3 settembre). Dopo la costituzione del Regno d’Italia, si creò un movimento di pensiero che sosteneva la causa della ricostituzione, all'interno del regno, di una entità politico-amministrativa del Sannio.

La sua capitale avrebbe dovuto essere Benevento. Sotto la spinta di questa iniziativa locale, anche il Parlamento del Regno si interessò alla questione fino al punto che, durante il governo Crispi, la decisione sembrò presa. Tanto la cosa sembrava fatta che il Consiglio provinciale di Benevento stanziò nel 1890 la somma, per i tempi considerevole, di due milioni di lire per realizzare il Palazzo del Governo, che avrebbe dovuto ospitare gli uffici della Regione Sannio, che si sarebbe dovuta costituire con l'annessione delle province di Avellino e Campobasso. 

Con il governo di Crispi cadde, però, anche il progetto. Rimase così la Provincia di Benevento, costituita dopo l'unità. Questa aveva acquisito il mandamento di Airola dalla Provincia di Caserta ma non quelli di Alife e Piedimonte Matese (sempre in provincia di Caserta), Cervinara e Ariano (entrambi in provincia di Avellino).