06 Agosto 2016

Napoli, una visita a Pizzofalcone

di Redazione Cralt Magazine
Qui nacque Parthenope nel terzo quarto dell'VIII secolo a.C. essa includeva il territorio compreso tra l'isolotto di Megaride e la collina di Pizzofalcone

La collina di Pizzofalcone, anche nota col nome di Monte di Dio, è una zona di Napoli, inclusa nel quartiere San Ferdinando, situata fra il borgo Santa Lucia, il Chiatamone e Chiaia.

Il nome di Pizzofalcone risale alla metà del Duecento, quando la collina non faceva parte del tessuto urbano. Il re di Napoli Carlo I d'Angiò decise di praticare in questa zona la caccia al falcone, facendo costruire sulla collina una falconiera per la real caccia di falconi.

Il nome Monte di Dio deriva invece dalla omonima chiesa con annesso convento fondati nel XVI secolo alla fine di via Monte di Dio e oggi non più esistenti.

Qui nacque Parthenope nel terzo quarto dell'VIII secolo a.C. essa includeva il territorio compreso tra l'isolotto di Megaride e la collina di Pizzofalcone. In epoca romana, l'area faceva parte della villa di Licinio Lucullo ed ancora oggi conserva numerosi luoghi d’interesse storico artistico e culturale come la Basilica di Santa Maria degli Angeli, il convento e la chiesa di Santa Maria Egiziaca, Palazzo Serra Cassano e Palazzo Carafa di Santa Severina oltre allo spettacolare belvedere affacciato sul golfo di Napoli.

La vera urbanizzazione della zona inizia nel 1509, al viceré Don Pedro de Toledo si deve poi l'ampliamento cinquecentesco; il posto di caccia voluto da Carlo I d'Angiò fu demolito per far posto ad un carcere, il quale fu poi in seguito convertito in stabilimento militare.

Per dare la giusta georeferenzialità a chi volesse visitare questa parte di Napoli giova infine ricordare che la collina di Pizzofalcone sovrasta alla spale la Piazza del Plebiscito antistante il Palazzo Reale, infatti percorrendo via Monte di Dio e scendendo per via Gennaro Serra si giungerà proprio nella piazza intravedendo il colonnato della Basilica di San Franesco di Paola.

E' una "camminata" nella storia questa che porterà chi la compirà dalle origini greche attraverso l'epoca angioina ed aragonese, passando per il vicereame spagnolo fino alla Repubblica Partenopea ed ai giorni nostri.

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