31 Marzo 2018

Napoli: il caffè e l'arte

di Redazione Cralt Magazine
Solo a Napoli potete passare da un caffè a un'opera d'arte che ha solcato i secoli. Ecco quindi due passeggiate per conoscere i famosi Caffè storici e La Chiesa di San Severino e Sossio ed il Mandracchio

Non è oleografia parlare di Napoli partendo da due cose: il caffè, i suoi storici "caffè" e l'arte. Il CRALT non vi offre stereotipi ma spunti di riflessione, stimoli alla conoscenza e cosa di meglio di un buon caffè per avvicinarsi ad un po' di storia di questa città?

Poi una passeggiata in luoghi quasi surreali eppure realissimi a ridosso del famosissimo "Rettifilo"

Questa bevanda del diavolo è così buona che dovremmo cercare di ingannarlo e battezzarlo” Con queste parole Papa Clemente VIII definì agli inizi del 1600 il caffè, bevanda “barbara e demoniaca” che a Napoli diventerà un rito, condito da segreti e tradizioni, sebbene vi giunse molto in ritardo, in modi misteriosi e quasi leggendari. Gran parte delle vicende eroiche, economiche, culturali, social e politiche di Napoli degli ultimi due secoli ebbero origine o si svolsero nei numerosi caffè cittadini, ma specialmente in via Toledo e via Chiaia, per l’importanza e la rinomanza dei locali.

La tappa alle sale storiche del Gambrinus per la degustazione del caffè e la visita esclusiva al Teatro Sannazzaro, patria con il Salone Margherita del “cafè chantant”, arricchiranno la passeggiata.La visita guidata avrà una durata di circa 2 ore

Dall’antico bacino del Mandracchio, oggi occupato dalla “borsa” e dal “rettifilo”, alla moderna chiesa di San Severino e Sossio, fondata nel X sec dai Benedettini ed ultimata nel “500.

L’abside rettangolare con l’altare di Cosimo Fanzago, la cupola con i suoi affreschi fiamminghi, le ampie decorazioni del soffitto, l’elaboratissimo coro ligneo in noce, i preziosi pavimenti cosmateschi con marmi di 14 provenienze diverse dalla Spagna alla Turchia rendono questa fabbrica religiosa un fulgido gioiello d’arte e storia, espressione del fasto e della ricchezza dei committenti religiosi e privati.