22 Agosto 2017

Multe in Abruzzo per chi fa il bagno in laghi e torrenti

di Redazione Cralt Magazine
Per la balneazione dei fiumi e dei laghi si applicano le stesse regole della balneazione in mare
Turisti e residenti sono stati multati per aver fatto il bagno nei fiumi e torrenti in vari comuni del pescarese e le polemiche da parte di cittadini e amministratori, che giudicano la decisione penalizzante anche per il turismo, non si sono fatte attendere.
Di contro il Forum abruzzese per i diritti dell’acqua, e il Wwf sostengono che per la “balneazione dei fiumi e dei laghi si applicano le stesse regole della balneazione in mare, fissate dalla Direttiva 7/2006/CE, la quale si applica a qualsiasi parte di acque superficiali nella quale l’autorità competente prevede che un congruo numero di persone pratichi la balneazione”.
Rispetto alle acque interne solo il Lago di Scanno è ufficialmente balneabile e per aprire un fiume alla balneazione si deve individuare espressamente il tratto, descriverlo, identificare il punto di prelievo e provvedere al monitoraggio periodico da parte dell’Arta”.
La questione della balneazione incontrollata alla cisterna di Bolognano è nota da decenni – spiega il Forum – probabilmente il modo di risolverlo non è nella repressione soprattutto dei comportamenti di singoli che andrebbero prevenuti con un’informazione capillare e costante, anche sugli aspetti della potenziale incidenza ambientale. Si dovrebbe partire dalla segnalazione delle norme da mantenere ai siti web che promuovono le nostre bellezze chiedendone la pubblicazione integrale”.
Dello stesso avviso anche il Wwf: “la politica, come troppo spesso avviene in Italia, sta cercando assurdamente di ribaltare la realtà dei fatti ponendo sotto accusa chi è intervenuto per far rispettare la legge e non chi l’ha violata. Tra l’altro i Carabinieri Forestali già da tempo, in seguito a esposti che segnalavano comportamenti illeciti in zone a rigorosa protezione pubblicizzati anche sul web, sono intervenuti a più riprese sia a livello informativo che con controlli sul sito durante i quali gli escursionisti erano stati semplicemente invitati a rispettare le regole”.