23 Aprile 2016

Il trenino verde in Ogliastra

di Redazione Cralt Magazine
Quale mezzo migliore per esplorare il territorio che il vecchio caro trenino che riporta tutti alla propria infanzia quando non c’era alta velocità

L’Italia è un Paese straordinario per le mille ed inaspettate bellezze del proprio territorio. La Sardegna è un mondo, si più di un semplice pezzo di territorio o una regione geografica, a se stante e se si esula dalle vie, soprattutto costiere delle direttrici del turismo di massa ci si può addentrare in un territorio che lascerà a bocca aperta.

La particolare struttura oro-geografica dell’isola propone un succedersi di paesaggi estremamente diversi e disomogenei a prima vista, ma di un interesse paesaggistico, storico, naturalistico davvero unico e irripetibile.

Quale mezzo migliore per esplorare il territorio che il vecchio caro trenino che riporta tutti alla propria infanzia quando non c’era alta velocità e lo spostamento da un luogo ad un altro era sempre un poco avventuroso e con un sapore di scoperta di tutto quello che è il territorio che ci circonda.

Caratterizzate da tempi di percorrenza piuttosto elevati e da tracciati tortuosi situati in zone suggestive dal punto di vista paesaggistico, le ferrovie a scartamento ridotto sarde hanno sempre attirato l'attenzione dei viaggiatori per gli scenari che si presentavano durante i viaggi lungo queste linee. Si scelse così il nome di Trenino Verde, denominazione utilizzata per la prima volta nel 1984”.

Successivamente arrivarono finanziamenti e con quei soldi furono sottoposte a restauro locomotive a vapore, carrozze d'epoca, stazioni e porzioni di linea (1989).

“Il 10 maggio 1995 ristrutturata la tratta Tresnuraghes-Bosa Marina fu riaperta al traffico ferroviario dei convogli del Trenino Verde, divenendo così la prima linea ad utilizzo esclusivamente turistico della Sardegna. Due anni dopo, il 16 giugno 1997, 4 linee della rete FdS, la Mandas-Arbatax, la Isili-Sorgono, la Macomer-Tresnuraghes e la Nulvi-Tempio-Palau, vennero chiuse al traffico ordinario e riconvertite anch'esse a linee turistiche. Sempre nell'ambito del progetto Trenino Verde furono aperti due musei a tema, nei locali adiacenti alle stazioni di Monserrato e Tempio Pausania.”

Le linee sono oggi utilizzabili tutto l'anno su prenotazione, noleggiando un convoglio e personalizzando l'itinerario, d'estate inoltre su queste tratte si effettua un servizio regolare.

Cosa resta, dunque, se non seguire l’esortazione di David H. Lawrence nel suo Mare e Sardegna del 1921: « Prendiamo il trenino delle Secondarie,… ovunque esso vada ».

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