29 Luglio 2016

Il mare più bello 2016

di Redazione Cralt Magazine
Domus de Maria (CA), Pollica (SA), Castiglione della Pescaia (GR), Posada (NU), Santa Marina Salina (ME), San Vito Lo Capo (TP), Vernazza (SP), Maratea (PZ), Capalbio (GR), Otranto (LE), Polignano a Mare (BA), Bosa (OR), Melendugno (LE), Camerota (SA), Baunei (OG), Astro (LE), Santa Teresa di Gallura (OT), Roccella Jonica (RC). Ecco a voi il mare più bello d’Italia

Oltre a un eccezionale e riconosciuto pregio naturalistico, possono vantare una buona gestione del territorio, servizi d'eccellenza, manutenzione dei centri storici, offerta enogastronomica di alto livello e altro ancora. Legambiente e Touring Club Italiano hanno presentato Il mare più bello, la nuova Guida blu, il meglio del mare e dei laghi in Italia: luoghi che garantiscono una vacanza indimenticabile e che riescono a sopravvivere alla crisi, perché la qualità italiana è un prodotto che non conosce flessioni. Anche per il 2016 il Tirreno si conferma il mare più ricco di vele: nelle sue acque infatti si affaccia la maggior parte delle località marine premiate con le 5 vele.

Domus de Maria (CA) svetta in cima alla classifica delle località marine, grazie soprattutto all’impegno per la tutela e la valorizzazione del paesaggio naturale e alla cura dedicata all’educazione ambientale e ai beni archeologici; subito dopo troviamo Pollica (SA), la perla del Cilento e capitale mondiale della dieta mediterranea, e Castiglione della Pescaia (GR), che continua a perseguire coerentemente la strada del turismo ambientale e della mobilità sostenibile. La classifica prosegue poi con le località di Posada (NU), Santa Marina Salina (ME), San Vito Lo Capo (TP), Vernazza (SP), Maratea (PZ), Capalbio (GR), Otranto (LE), Polignano a Mare (BA), Bosa (OR), Melendugno (LE), Camerota (SA), Baunei (OG), quindi le new entry della classifica del mare più bello 2016, Castro (LE) e Santa Teresa di Gallura (OT), e poi Roccella Jonica (RC).

In cima alla classifica delle località delle isole minori troviamo invece Santa Marina Salina (ME), la più virtuosa amministrazione della meravigliosa isola delle Eolie, seguita dall’Isola del Giglio (GR) - tornata in classifica quest’anno dopo aver superato la vicenda del naufragio della Concordia, entrambe premiate con l’assegnazione delle 5 vele.

La Sardegna, prima classificata tra le regioni, con ben 5 località, e la Puglia, con 4 località a 5 vele, si confermano quindi le regioni che realizzano le migliori performance in sostenibilità e tutela ambientale.

La sezione dedicata alle località regine del turismo lacustre vede invece il Trentino-Alto Adige quale regione al top per numero di località prime classificate, con ben tre su sette a 5 vele: Appiano sulla Strada del Vino (BZ) sul lago di Monticolo, Fiè allo Sciliar (BZ) sul lago di Fiè nell'Alto Adige e Molveno (TN) sull'omonimo lago, ‘vincitrice’ della classifica dei laghi; premiate con le 5 vele anche Bellagio (CO) sul lago di Como, Massa Marittima (GR) in Toscana sul lago dell'Accesa, Avigliana (TO) sul lago di Avigliana Grande, in Piemonte e Sospirolo, sul lago del Mis in Veneto.

Il mare più bello, guida blu 2016, racconta oltre 300 centri costieri, ma non pretende di essere un censimento delle aree balneari italiane, piuttosto ne rappresenta una selezione, in base a criteri principalmente ispirati alla qualità dell’ambiente in generale e alla buona gestione del territorio.

La selezione delle località, curata come ogni anno dall’Istituto di ricerca Ambiente Italia, contempla le valutazioni espresse sulla base delle analisi delle acque effettuate da Goletta Verde, i dati raccolti dai circoli locali di Legambiente e quelli elaborati da diverse banche dati sulla gestione dei servizi territoriali e turistici

Pur non mancando nella panoramica proposta zone di lunga e consolidata tradizione balneare, mete di un turismo sempre consistente al punto da lamentare qualche sovraffollamento estivo, la guida nel suo complesso punta a valorizzare al meglio zone meno sfruttate e perciò più incontaminate: con i suoi circa 8000 km di coste il nostro Paese riesce ancora a offrire spiagge deserte o poco affollate, paesi e borghi senza ingorghi ferragostani, luoghi e angoli incontaminati, feste e tradizioni ancora vive, cucina e ospitalità genuine e a prezzi accettabili.

“Questa guida – ha dichiarato Rossella Muroni, presidente nazionale di Legambiente -, raccoglie 35 tra le più belle zone balneari del nostro Paese: dalle perle ammirate in tutto il mondo come le Cinque Terre o la Penisola sorrentina, ai paradisi naturali come la Costa cilentana; dai luoghi densi di storia e tradizioni, come Maremma e Salento, alle oasi di biodiversità custodita nelle più belle località lacustri. Oltre alla qualità delle acque di balneazione e del paesaggio naturale, questi luoghi possono vantare un’offerta turistica “verde” fatta di escursionismo, climbing, bird watching e di tante attività slow, con una ospitalità curata e sempre più mirata alla qualità. Scelte che hanno dato a queste località la possibilità non solo di soffrire meno della crisi, ma di essere sempre più competitive e di posizionarsi positivamente in una settore trainante dell’economia del Paese”.

“Le località 5 Vele presenti nella Guida blu – ha spiegato Angelo Gentili, responsabile Turismo di Legambiente - oltre a custodire lo straordinario e unico paesaggio costiero del nostro paese, sono senza alcun dubbio anche veri e propri distretti innovativi e laboratori delle buone pratiche sostenibili su energie rinnovabili, agricoltura di qualità, tutela e gestione del territorio. Proprio per questo Legambiente ha promosso la Comunità delle Vele, una rete attiva e concreta delle amministrazioni comunali più virtuose, che rappresentano la migliore offerta turistica in chiave sostenibile dei nostri territori”.

“Quello che rende una località meritevole di essere segnalata in questa guida - ha dichiarato Franco Iseppi, Presidente del Touring - è una somma di molteplici fattori: la pulizia del mare e delle aree balneabili ma anche la qualità ambientale e dei servizi ricettivi, l’adozione di politiche di sostenibilità, l’attenzione al consumo del suolo e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili. Per dare vita a una proposta turistica valida, completa e coerente con le finalità del Touring Club Italiano, che da sempre promuove un turismo corretto e consapevole, a difesa dei valori ambientali e culturali del territorio italiano le località premiate con 3, 4 e 5 Vele sono state raggruppate in 35 zone balneari. Il Mare più bello nasce in questa logica e vuole essere uno strumento utile, concreto e affidabile per scegliere dove passare una vacanza di qualità al mare o al lago” .

“L’Italia ha decine di comprensori turistici straordinari, che Legambiente ogni anno premia e promuove. Di nuovo ci tengo a sottolineare come molte di queste località si trovino nei pressi o all'interno di aree protette – ha sottolineato il Presidente nazionale di Federparchi Giampiero Sammuri -. Si tratta ogni volta di una riprova dell’appeal del nostro patrimonio ambientale e paesaggistico, ma soprattutto delle conseguenze positive prodotte da politiche gestionali virtuose. In questi giorni è centrale il dibattito su Pantelleria e il suo futuro da parco nazionale. E’ ciò che si augura Federparchi, che non venga mai meno lo sforzo di tutela e salvaguardia, scongiurando tra l’altro, aggressioni e altri danni a territori senza eguali”.

Accanto alle classifiche delle località costiere, Legambiente ha provveduto anche a accorpare le località in comprensori turistici, sulla base di aree geografiche definite più da un’offerta omogenea che da confini amministrativi. Anche in questo caso, la Sardegna primeggia con la Costa nord-occidentale e il Parco dell’Asinara.

Anche le località premiate con le 4 vele rappresentano luoghi di grande eccellenza che sanno coniugare un territorio di qualità con servizi di buon livello. È questa una caratteristica che accomuna varie regioni fra le quali spiccano Toscana, Puglia, Sicilia e soprattutto Sardegna. In quest'elenco compaiono anche le migliori località del Medio e Alto Adriatico, un territorio molto penalizzato dai criteri e dai pesi degli indicatori utilizzati nella classifica. Si tratta in ogni caso di località che presentano una qualità di servizi eccellente, ma un territorio magari troppo antropizzato e qualche metro cubo di cemento di troppo. Oppure, di località di straordinario valore naturalistico e paesaggistico, sacrificate magari da un'obiettiva difficoltà di collegamento o da una gestione dei servizi non sempre ottimale.

A caratterizzare ulteriormente questa guida, tra le pagine de Il Mare più bello, ‘Il consiglio di Legambiente’: per raccontare il territorio 'da vicino', i circoli locali dell’associazione hanno segnalato gli aspetti più belli, le caratteristiche più speciali e i tesori nascosti della loro terra.

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