02 Marzo 2019

Il Cenacolo Vinciano

di Redazione Cralt Magazine
Sulle tracce di Leonardo a 500 anni dalla sua morte

Una visita guidata degli esterni del Castello Sforzesco e della Chiesa di Santa Maria delle Grazie.

Cenacolo Vinciano
L'Ultima cena (detta anche il Cenacolo) è un dipinto di Leonardo da Vinci eseguito per il suo patrono, il duca di Milano Ludovico Sforza. Rappresenta la scena dell'ultima cena di Gesù; il dipinto si basa sul Vangelo di Giovanni 13:21, nel quale Gesù annuncia che verrà tradito da uno dei suoi discepoli. L'opera misura 4,6 x 8,8 m e si trova nel refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie a Milano. Leonardo iniziò a lavorarvi nel 1495 e la completò nel 1498, come testimoniato da Luca Pacioli che in data 4 febbraio di quell'anno ne parla come di un'opera compiuta. L'artista, trattandosi di pittura su muro, non si è affidato alla tradizionale quanto resistente tecnica dell'affresco, che impone una veloce stesura del colore sull'intonaco ancora umido, ma ha voluto sperimentare un metodo innovativo che gli consentisse di intervenire sull'intonaco asciutto e, quindi, di poter tornare a più riprese sull'opera curandone ogni minimo particolare. Purtroppo le intuizioni di Leonardo si rivelarono sbagliate e ben presto, per un'infelice concomitanza di cause, la pittura cominciò a deteriorarsi. Nel corso dei secoli, di conseguenza, si susseguirono molti restauri nel disperato tentativo di salvare il capolavoro. Nel 1999, dopo oltre vent'anni di lavoro, si è concluso l'ultimo intervento conservativo che, grazie alla rimozione di tante ridipinture, ha riportato in luce quanto restava delle stesure originali.

Chiesa di Santa Maria delle Grazie
La Chiesa di Santa Maria delle Grazie, situata nel cuore di Milano, è un’imponente opera architettonica, emblema della religiosità cattolica, ed è legata in modo indissolubile all’affresco di Leonardo da Vinci, il Cenacolo, conservato al suo interno, nel refettorio. La chiesa è stata inserita nel 1980 nella World Heritage List dell'Unesco perché una delle massime testimonianze dell’arte rinascimentale, avvalorata dalla presenza dell'eccezionale opera del Da Vinci, eccelso rappresentante del genio creativo umano.