12 Marzo 2016

I Calanchi di Atri

di Redazione Cralt Magazine
Seppur apparentemente inospitali, i calanchi danno vita ed accoglienza ad una flora e una fauna ricche e diversificate  

La Riserva Naturale Regionale dei Calanchi di Atri, sito di Interesse Comunitario e Oasi WWF ospita i famosi "calanchi di Atri", maestose architetture naturali note anche come "bolge dantesche" o "scrimoni".

Queste straordinarie formazioni geologiche sono originate dall’erosione del terreno argilloso provocata dalle passate deforestazioni e favorita dai continui disseccamenti e dilavamenti, che rendono visibili numerosi fossili marini.

Seppur apparentemente inospitali, i calanchi danno vita ed accoglienza ad una flora e una fauna ricche e diversificate e soprattutto la Liquirizia che un famosissimo marchio dolciario atriano, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, utilizza fin dal 1811.

Le terre di Atri saranno oggetto a breve di una escursione di un giorno che CralT- Abruzzo organizzzerà per far conoscere le bellezze architettoniche dell’antica cittadina abruzzese posta sulle colline tra Gran Sasso e mare Adriatico e dei sui bellissimi Calanchi.

Un racconto, soprattutto fotografico, dell’avvenimento sarà proposto da CralT Magazine prossimamente. 

Attività correlate: