28 Ottobre 2017

Botero a Verona

di Redazione Cralt Magazine
Una pittura che non sta dentro un genere, pur esprimendosi attraverso la figurazione

AMO-Palazzo Forti di Verona accoglie la grande mostra monografica dedicata a uno degli artisti più amati e riconoscibili del nostro secolo: Fernando Botero.

Una dimensione onirica, fantastica e fiabesca. Nell’opera di Botero si percepisce forte l’eco della nostalgia; di un mondo che non c’è più o in via di dissoluzione; un universo in cui uomini, animali e vegetazione – dai tratti e colori brillanti – riportano immediatamente alla memoria l’America Latina dove tutto è più vero del vero, dove non c’è posto per la sfumatura e che anzi favorisce l’esuberanza di forme e racconto.

Questa è la cifra stilistica di Botero, origini colombiane, famoso e popolare in tutto il mondo per il suo inconfondibile linguaggio pittorico: a lui si rende omaggio con un’esposizione che ripercorre attraverso 50 suoi capolavori, molti dei quali in prestito da tutto il mondo, oltre 50 anni di carriera del Maestro dal 1958 al 2016.

Una pittura che non sta dentro un genere, pur esprimendosi attraverso la figurazione. Un genere proprio e autonomo attorno al quale il pittore colombiano ha sviluppato la propria poetica, la visione globale di un’arte senza steccati né confini e dal continuo richiamo alla classicità in un’ottica assolutamente contemporanea.

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