24 Luglio 2017

‘Amori divini’ al Mann da Louvre ed Hermitage

di Redazione Cralt Magazine
L’offerta del Museo Archeologico di Napoli s'impreziosisce con le nove nuove opere giunte in prestito dal Musée du Louvre e dall’Hermitage di San Pietroburgo

Il "Mann" è, ormai a buona ragione lo si può affermare senza tema di smentita, una delle realtà museali nazionali più dinamiche che ha sfruttato appieno il vento d'innovazione data dalla nomina dei nuovi direttori effettuata ad inizio anno. Una dinamicità che è freschezza nella proposizione di sempre nuove esperienze che attirano ed arricchiscono i visitatori.

Ecco, quindi, che l’offerta del Museo Archeologico di Napoli s'impreziosisce con le nove nuove opere giunte in prestito dal Musée du Louvre e dall’Hermitage di San Pietroburgo che arricchiscono la mostra ‘Amori divini’ (fino 16 ottobre 2017).

Nove prestiti – ha dichiarato il direttore del Museo Paolo Giulierini – per i quali è valsa la pena aspettare e prevedere un inserimento in mostra successivo, a vantaggio del consolidamento dei già buoni rapporti del MANN con il Louvre e al fine di inaugurare una proficua stagione di partenariato con l’Hermitage”.

Le tre opere da Parigi sono dedicate al mito di Leda e il cigno: due statuette in terracotta e uno specchio in argento proveniente dal tesoro di Boscoreale, per la prima volta esposto in Italia.

L’arrivo delle opere dell’Hermitage, poi, costituisce una novità per Napoli: si tratta di tre vasi di età greca (due raffiguranti il mito di Danae, il terzo Europa rapita dal Toro), una preziosa gemma con Io, Argo ed Hermes, e due oli su tela: Cornelius Shut I, Il ratto d’Europa (1640 ca) e Louis Galloche, Diana e Atteone (1725 ca).

La mostra è curata da Anna Anguissola e Carmela Capaldi, con Luigi Gallo e Valeria Sampaolo, ed è promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli con l’organizzazione di Electa.