03 Settembre 2019

Al Castello di Montebello

di Redazione Cralt Magazine
Il collegio territoriale del Cralt Toscana e Liguria, organizza una visita guidata al Castello di Montebello, detto anche di Azzurrina, il prossimo 29 Settembre

Il Castello di Montebello, sorto come rocca difensiva in epoca romana, domina la valle del Marecchia e dell'Uso da una collina dell'entroterra riminese.

Nel periodo rinascimentale fu trasformato in residenza signorile dai Malatesta prima, e dai Conti Guidi di Bagno poi; a questi ultimi, attuali proprietari del castello, si deve il suo ottimo stato di conservazione e la ristrutturazione avvenuta nel 1989.

Del periodo medievale rimangono il Mastio, nucleo originario del Castello, le celle militari e i vari trabocchetti di difesa della fortezza, come i gradini di accesso ad altezza diseguale, mentre nell'ala rinascimentale sono conservati pregiati arredi d'epoca che vanno dal 1300 al 1800, oltre a quadri, fra i quali quello seicentesco raffigurante l'albero genealogico della famiglia, specchi e gioielli antichi.
Da menzionare la splendida collezione di forzieri e cassapanche, fra le quali una dipinta risalente all'epoca delle Crociate, due seggioloni in legno nero del XVI secolo, un elegante divano a 4 posti seicentesco ricco di intagli e, nelle sale delle feste e dei banchetti, l'imponente credenza della fine del '500 ed il bellissimo tavolo ottocentesco.

La presenza di oscuri e misteriosi cunicoli, di pozzi profondi e gli strani rumori che si sentono nel Castello, hanno alimentato la leggenda del fantasma di Azzurrina, la bambina albina figlia del feudatario di Montebello scomparsa nei sotterranei in un tempestoso pomeriggio del solstizio d'estate del 1375.
Guendalina Malatesta, questo il suo nome, rischiava di essere giustiziata per stregoneria a causa del suo albinismo, considerato allora come indice di qualcosa di magico e diabolico. La madre tentò di nasconderlo tingendole i capelli con delle erbe, riuscendo però a fargli assumere soltanto una leggera sfumatura di azzurro. Costantemente sorvegliata da due guardie, la piccola sparì misteriosamente nella ghiacciaia del Castello dove era scesa a riprendere la sua palla di stracci. Da allora, ogni 5 anni, nel solstizio d'estate, si sentono i suoi lamenti persi nell'oscurità.

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